A causa della sua posizione molto importante, nel bel mezzo delle rotte marittime principali, la storia ha lasciato molte tracce sullʼisola di Hvar, forse piuʼ di ogni altra isola dellʼAdriatico. Le lotte costanti per il potere, che sono state condotte su questo territorio tra vari conquistatori, sono un ulteriore prova dellʼimportanza e valore che questa zona ha sempre avuto.
Le prime evidenze della vita in questʼarea risalgono alla preistoria; gli esempi di ceramica dipinta trovati nella grotta di Marko e quella di Grabac, hanno definito la cultura separata di Hvar (3500 – 2500 a.C.). Un fatto interessante eʼ che la piuʼ antica rappresentazione della nave in Europa eʼ stata trovata proprio su un frammento di un vaso ricoverato dalla grotta di Grabac. Città di Pharos fu fondata dai Greci del periodo ionico, sul territorio dellʼodierna città di Stari Grad. Dopo di cheʼ, la storia di Hvar eʼ stata segnata dalle modifiche continue provenienti dallʼimpatto e dalle influenze delle diverse civiltà e le loro culture. Cosiʼ, nell 219 a.C., i Romani conquistarono lʼisola di Hvar, lasciando unʼeredità vaste delle ville di campagna.
Lʼarrivo dei Croati, nel Medioevo, ha segnato una tappa importante di svilupo dellʼisola; dopo la loro cristianizzazione, il cristianesimo istituisce le radici profonde in tutti gli strati sociali, la cui tradizione eʼ mantenuta fino ad oggi (funerali, processioni, tra i quali, quella specifica di "dietro la croce", svolta durante la Grande Settimana).
Nel 1420., lʼisola di Hvar fu conquistata dai Veneziani, che hanno scelto la città di Hvar come il principale porto navale per le loro espedizioni. Il loro dominio duroʼ fino al 1797, e rappresenta un sviluppo culturale piuʼ grande della città di Hvar, che, durante questo periodo ha preso il suo aspetto distintivo, mentre i valori spirituali di questo tempo sono rifletutti nelle opere del poeta rinascimentale Petar Hektorović (Pietro Ettoreo)(1487. - 1572.); sopratutto nel suo poema epico "La pesca e i discorsi con i pescatori ", dove il poeta descrive il carattere dei pescatori che vivono in un ambiente locale. Hanibal Lucić (Annibale Lucio) (1485. - 1553.), ha celebrato la sua isola, quando ha scritto "La Schiava", il primo dramma secolare della letteratura croata, e la raccolta di poesie "Pisni ljuvene(Poesie dʼamore)". Nel frattempo, anche Martin Benetović scrive le sue "Hvarkinja(La donna di Hvar)" e "Komedija od Raskota(La commedia di Rasko)", insegna la musica e crea i dipinti per il convento francescano di Hvar. Insieme, tutti gli artisti nominati rappresentano una espressione del senso culturale di Hvar, e sono inevitabili co-fondatori della letteratura croata. Un contributo speciale alla cultura in piena espansione e la sua espressione culturale, eʼ rappresentata dalla fondazione del teatro civile nella cittaʼ di Hvar (1612.), il primo di tale genere in Europa.
Dopo il regno dei Veneziani, Hvar fa parte di Austria. Eʼ importante sottolineare che,durante questo periodo (nel 1686), un grupo dei cittadini di Hvar, guidati dallʼallora vescovo dr. Juraj Duboković, fondarono unʼassociazione professionale turistica denominata “Higijeničko društvo Hvar”, di cui obiettivo era la promozione e sviluppo dellʼofferta turistica di Hvar; questʼanno eʼ ricordato come lʼinizio del turismo organizzato nellʼisola. Oltre questo, nel 1900, apre il centro di benessere nel albergo dellʼmperatrice Elisabetta, fondato sul luogo di Palazzo del Rettore (odierno albergo Palace).
Il periodo breve della storia di Hvar eʼ stato caratterizzato dal dominio di Kraljevina Jugoslavija (Regno di Jugoslavia), il periodo di emigrazzione di massa, ma, tuttavia, in quel tempo, sono forniti i mezzi per sviluppo del turismo e si costruisce la spiaggia pubblica di Bonj, a quel momento indicata come una delle piuʼ belle dellʼAdriatico. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, Hvar si trasforma in una localitaʼ turistica mondana. Grazie alla sua storia affascinante e ricca di cultura, influenzata dalle varie civiltaʼ, cosiʼ come a una ineguagliabile bellezza naturale, lʼisola diventa una delle mete turistiche più attraenti dellʼAdriatico. Dal 1991, Hvar fa parte dellʼindipendente repubblica croata, e, in seguente, diventa il centro principale dellʼofferta turistica di Croazia.
Lʼeccezionale bellezza dellʼisola si riflette nel ispirazione inesauribile di grandi maestri cittadini di Hvar, ma anche di tutti i nuovi arrivati, da cui lavoro sono emerse le chiese rappresentative, palazzi numerosi, preziosi dipinti, sculture e opere celebri e riconosciute della letteratura.
Visitate lʼisola di Hvar e godete del ricco patrimonio culturale dellʼisola, passando attraverso i lunghi secoli della sua esistenza.
Storia e cultura nella città di Hvar
Piazza di S. Stefano, Cattedrale di S. Stefano, e Palazzo di Vescovo
Se visitate Hvar, tutte le strade vi porteranno alla piazza principale, il centro della vita pubblica e sociale della cittaʼ, e la piuʼ grande in tutta la Dalmazia. Il alto orientale della piazza chiude la cattedrale di S. Stefano, costruita sulle fondamenta di una chiesa paleochristiana el 6 secolo, dalla quale prende il suo aspetto attuale. La cattedrale eʼ dedicata a S. Stefano, Papa e martire, patrono della diocesi e della cittaʼ di Hvar. Il campanile rinascimentale del duomo, insieme ad altri campanili di Hvar (campanile di San Marco, quello francescano e ultimo demolito di S. Veneranda), sono considerati i piuʼ belli della Dalmazia. La cattedrale di Hvar conserva molte preziose opere dʼarte e dipinti di artisti famosi come Stefano Celeste, Palma il Giovane e il pittore spagnolo Juan Boschettus; il dipinto piuʼ famoso eʼ quello di Madonna, opera appartenente alla pittura protoveneziana, una delle piuʼ antiche in Dalmazia, creata nellʼ anno 1220. Accanto alla cattedrale, eʼ situato il Palazzo del Vescovo, nel quale eʼ fondata (1963) una collezione di base dʼarte, vasi sacri, documenti dʼarchivio, libri antichi e paramenti liturgici. Il Museo di Vescovo è aperto al pubblico dalle 9-12 e dalle 16-18 ore nel pomeriggio.
IL TEATRO E LʼARSENALE
Una volta arrivati alla piazza di Hvar, sicuramente desiderete visitare il teatro, che ha il suo posto inevitabile e importante nella storia del teatro mondiale, visto che, alla sua fondazione, giaʼ nel 1612, eʼ il primo teatro pubblico in tutta lʼEuropa.
Il teatro eʼ costruito sopra lʼArsenale, il piuʼ riconoscibile elemento architettonico della cittaʼ di Hvar, uno spazio che un tempo era utilizzato per riparare le galere, ed anche un deposito di forniture navali.
Oggi, il Teatro di Hvar eʼ aperto per uso pubblico. Proprio allʼingresso, eʼ esposta Zvir (la Bestia), una figura di prua in legno, parte della galea S. Gerolamo di Hvar, nota per la lotta contro la flotta turca, la famosa battaglia di Lepanto (1571.). Nella stessa zona, vi eʼ una galleria dʼarte moderna, che, nella stagione turistica, eʼ aperta ai visitatori dalle 9 – 13 (mattina) e dalle 17 – 23 (pomeriggio/sera); fuori stagione dalle 9 – 13, ed eʼ neccesario annunciare lʼarrivo chiamando al numero telefonico 021 741 009.
MANDRAČ (Mandracchio)
Partendo dalla piazza in direzione ovest, arriverete a Mandrač di Hvar (Mandracchio), un piccolo porto che ha sempre servito come la protezione delle barche. Il suo aspetto attuale deriva dal 18 secolo, e si considera di aver origine nello stesso tempo di lʼArsenale.
KNEŽEV DVOR (Palazzo del Rettore)
Accanto a piazza di Hvar, di fronte a Mandrač, si trova lʼex Palazzo Ducale, odierno albergo Palace. Del Palazzo di rettore, sono rimasti il torre-orologio con il campanile del 15 secolo e la loggia (il municipio) cittadina, costruita nei primi del 17 secolo. Di fronte la loggia, eʼ stata conservata lʼasta della bandiera, del 15 secolo, che serve ancora lo stesso scopo. Secondo la leggenda, fu utilizzata come gogna, e in quel luogo sono state pronunciate varie dichiarazioni pubbliche.
CHIESA DI SAN MARCO E COLLEZIONE ARCHEOLOGICA
Dalla piazza di Hvar, si estende lo sguardo sul campanile della chiesa di San Marco. Purtroppo, la chiesa eʼ stata distrutta e in parte ricostruita nel 19 secolo. Oggi, laʼ si trova una collezione archeologica con il lapidario che porta il nome di dr. Grga Novak, il famoso archeologo di Hvar e storico; mentre la cornice della ex-chiesa con il lapidario ha funzione dello palcoscenico per i spettacoli di musica da camera e concerti vocali. Per i visitatori nella stagione estiva, il museo è aperto dalle 10-12 e 20-23 ore al pomeriggio; fuori stagione, eʼ neccesario annunciare lʼarrivo contattando il numero telefonico 021 741 009.
FORTEZZA FORTICA (Španjola, Spagnola)
Partendo dalla piazza verso nord, passando la porta principale della citta (o Porta di datallo – Vrata datulja), salendo su per le scale, attraverso la parte vecchia della cittaʼ, dove si trovano i palazzi del 15 e 16 secolo, e, infine, attraverso la piccola serpentina intrisa del profumo della vegetazione mediterranea, si arriva alla Fortezza di Hvar, Fortica, o, Španjola, come la chiamano i locali. La fortezza eʼ stata costruita allʼinizio del 16 secolo (durante il dominio veneziano), e rinnovata nellʼ anno 1579. Oggi, la ʼ si trova una collezione di anfore e altri reperti di epoca antica e medievale. Oltre che affascinarvi con la sua architettura, dalla fortezza potrete godere di una vista panoramica indimenticabile della città di Hvar, le sue dintorni e le Isole Spalmadori (Pakleni Otoci). La fortezza eʼ raggiungibile in auto, con la strada che conduce dalla stazione di bus, dietro la collina, alla parte occidentale della cittaʼ.
CHIESA DELLO SANTO SPIRITO
Passegiando tra le strade della vecchia parte della cittaʼ, sicuramente troverete la Chiesa dello Spirito santo, una delle molte chiese vecchie di Hvar. La costruzione della chiesa fu terminata nel 1493, ed eʼ un luogo della fraternitaʼ di San Nicola, particolarmente attiva durante le principali festività religiose. Chiesa conserva un interessante altare dipinto da A.V. Padovano.
FORTE NAPOLJUN-NAPOLEONE
A destra dalla fortezza Fortica, si trova il forte Napoljun, costruito durante il dominio francese, allʼ inizio del 19 secolo. Il forte eʼ ragiungibile in auto. Oggi, laʼ si trova un osservatorio della Facolta di Geodesia di Zagabria, dove vengono monitorati le stelle e il sole. Lʼosservatorio è aperto al pubblico, e sotto le mura del forte si estende una magnifica vista sulla città.
CONVENTO FRANCESCANO
Prendendo una piacevole passeggiata lungo la costa dalla piazza di Hvar, si arriva presto al convento francescano. Allʼinterno del convento, nella sua pace e tranquillitaʼ, si puoʼ godere del museo ricco (collezione di monete greche, romane e veneziane; accessori liturgici; unʼatlante di Tolomeo, cartografo antico; rari esempi di anfore, ecc.), cosiʼ come dei dipinti di pittori veneziani Francesco Santacroce e Palma il Giovane. Il convento eʼ famoso per il suo magnifico dipinto dellʼUltima Cena (2 x 8 m), di fronte alla quale ogni visitatore rimane senza fiato. Alcuni critici attribuiscono il dipinto a Matteo Ingoli; mentre, più tardi i critici dicono che lʼimmagine appartiene alla scuola di Palma il Giovane. Un altra raritaʼ, per cui il convento eʼ famoso, eʼ un cipresso vecchio piuʼ di 300 anni, situato nel giardino del convento. Il monastero è aperto ai visitatori durante la stagione turistica, dalle ore 10-12 e dalle 17-19 ore nel pomeriggio, mentre la visita fuori stagione è possibile solo tra 10-12 ore del mattino.
CONVENTO DEI BENEDITTINI
Passando attraverso la porta principale a nord, salendo su gradini di pietra, lungo le pittoresche vie del centro storico, si raggiunge il monastero benedettino. Benedittine, come li chiamano i locali, o monache, sono un ordine religioso molto rigoroso, percheʼ non escono fuori del convento, tranne nel caso di una emergenza. Il convento eʼ stato fondato sul sito di casa dello stile gotico-rinascimentale di famiglia Lucić. Allʼinterno del edificio, si trova una racolta di opere dʼarte, accessori liturgici, dipinti ed icone del 16 secolo. Cioʼ che rende le benedittine di Hvar famose al livello mondiale, sono gli esempi di legami decorativi, particolarmente merletti di agave.
Estrazione di fili dalle foglie di agave e la sua trasformazione in un filo sottile di ricamo, sono un lavoro impegnativo che richiede molta conoscenza e pazienza; la creazione di merletti di agave richiede una competenza speciale, che eʼ stata perfezionata da benedittine attraverso centinaia di anni. Ogni laccio eʼ unicoʼ e di un valore eccezionale, percioʼ sono quotati nella lista rappresentativa UNESCO del patrimonio culturale immateriale del mondo.
Storia e cultura nella città di Stari Grad
CONVENTO DOMENICANO E CHIESA DI SAN PIETRO
Il convento domenicano in Stari Grad eʼ stato fondato nel 1482; dopo, qui eʼ stata costruita anche la nuova chiesa di San Pietro. La chiesa conserva vari dipinti di eccezionale valore artistico ( tra altre, “Deposizione”, opera del famoso pittore veneziano J.R. Tintoretto, del 16 secolo), un crocifisso costruito da Giacomo Piazzetta nel 18 secolo, crocifisso rinascimentale sopra lʼaltare principale, archivio, biblioteca dei vechi manoscritti; e particolarmente eʼ interessante unʼiscrizione greca del 4 secolo a. C., la piuʼ antica individuata sul territorio croato (il cui originale è conservato presso il Museo Archeologico di Zagabria). Per visitatori durante la stagione turistica, la chiesa eʼ aperta dalle ore 10-12 e dalle 18-20 ore nel pomeriggio; al di fuori della stagione, dalle 11-12 ore, ed eʼ necessario prima annunciarsi chiamando al numero telefonico 021 765 442.
TVRDALJ
Fortezza Tvrdalj eʼ costruita da Petar Hektorović (Pietro Ettoreo), il famoso poeta di Hvar, per la difesa contro i Turchi. Eʼ stata creata grazie alla deposizione di ghiaia sotto lʼinfluenza di mare, creando il canale; dentro la fortezza si entrava attraverso il ponte levatorio. Al centro del Tvrdalj, Hektorović ha fatto costruire il giardino romanico con vivaio di pesce. Iscrizioni in pietra su Tvrdalj sono abbondanti, di cui il piuʼ famoso eʼ quello di “Omnium Conditori”, con il quale Hektorović ha dedicato il suo Tvrdalj a Dio Creatore di tutto.
CHIESA DI SAN GIOVANNI
Chiesa di San Giovanni eʼ il piuʼ antico centro religioso dellʼisola di Hvar; tanto tempo fa, nel 1147, era la sede del vescovo. Eʼ stata costruita sul luogo di un antico tempio, ed eʼ interessante notare che, nelle immediate vicinanze della chiesa, eʼ ritrovato il battistero cristiano del 6 o 7 secolo, oggi, per conservazione, riempito di sabbia.
CHIESA DI SAN STEFANO
La costruzione di questa chiesa iniziò nel 17 secolo in un luogo della prima cattedrale di Hvar, del 12 secolo. Particolarmente interessante è il campanile della chiesa in cui erano stati integrati blocchi di pietra di antichi edifici, e conserva anche il rilievo di galere romano. Allʼinterno della chiesa si trova il vecchio battistero e il trittico di Francesco da Santacroce.
COLLEZIONE MARITTIMA, Palazzo Bianchini
Nel 19 secolo, nei tempi di barche a vela, cittaʼ di Stari Grad vede lʼinizio di sviluppo del trasporto marittimo e costruzione navale, come eʼ evidenziato in una ricca collezione marittima, conservata nel Palazzo Bianchini in Stari Grad. La collezione eʼ stata fondata dal Centro per la Tutela del Patrimonio Culturale di Hvar, nel 1966. Oltre alla documentazione di costruzione navale, contiene anche una varietaʼ di strumenti nautici, vecchie mappe marittime, e la letteratura sulla navigazione. La visita al Palazzo/la collezione eʼ possibile nella stagione turistica, dalle 10-12 e 19-21 ore al pomeriggio; fuori stagione, eʼ necessario annunciare lʼarrivo, contattando il Centro culturale al numero telefonico 021 765 910.
Storia e cultura in Jelsa
CIVITAS VETUS IELSAE
Il centro storico di Jelsa è situato sulla penisola di Gradina, ed eʼ stato parzialmente conservato il muro difensivo, costruito sul lato occidentale della penisola, che si estendeva dalla baia di Mina a quella di Bočić. Il vecchio muro era lungo 172 m e aveva 800 m di parete di rivestimento. Sul sito dellʼex monastero agostiniano, da cui eʼ conservata la chiesa con un campanile dellʼanno 1605, oggi si trova il cimitero di Jelsa.
CHIESA E PIAZZA DI SAN GIOVANNI
Proprio nel centro di Jelsa, vicino alla Piazza principale, si trova la bellissima piazza rinascimentale-barocca, quella di San Giovanni, con una chiesa barocca. Intorno alla piazza, sono situate le vecchie case in pietra con balconi pittoresci, costruite nel 16 secolo.
CHIESA DELLʼASSUNZIONE DI MARIA
Chiesa parrocchiale di oggi, la Chiesa dellʼAssunzione di Maria, fu costruita sulle fondamenta della prima chiesa gotica, ampliata e fortificata nel 1535. La sacrestia della chiesa conserva il paramento liturgico e preziose croci varie di un valore artistico; particolarmente pregevole eʼ il dipinto "Madonna e la tortura di Fabiano e Sebastiano", opera di pittore fiammingo-veneziano Pieter de Coster...
CHIESA DELLA MADONNA DELLA SALUTE
Chiesa votiva della Madonna della Salute, costruita nel 1535, eʼ situata su una colle sopra la cittaʼ di Jelsa, chiamata Račić, dalla quale si estende una magnifica vista sul porto di Jelsa. La chiesa conserva opere di Palma il Giovane, le preziose sculture lignee del 17 secolo e lʼicona rinascimentale del 16 secolo.
LA GROTTA DI GRABAC
Sul lato sud dellʼisola di Hvar, si trova la Grotta di Grabac, il piuʼ importante sito preistorico del Adriatico. In essa sono stati trovati i segni della cultura del 4 millenio a.C., dai quali risulta che gli abitanti della grotta conoscevano una ceramica policroma, proveniente dalle coste del Mar Egeo e Ionio. Un fatto interessante eʼ che, proprio nella grotta di Grabac, sui frammenti di un vaso, eʼ stata trovata la piuʼ antica rappresentazione di una nave in tutta lʼEuropa. La grotta è piena di stalattiti e stalagmiti, ed eʼ composta da una grande e una piccola galleria, con un grande numero di diramazioni poco accessibili. Per arrivare alla grotta, situata a 239 m sul livello del mare, si prende la strada da Jelsa attraverso bastione greco di Tor, o da lato sud, partendo dal paese di Gromin Dolac; il modo piuʼ semplice eʼ quello con lʼauto da Jelsa a Humac, e, attraverso il campo, alla grotta.
TOR – BASTIONE GRECO
Il monumento di importanza particolare eʼ sicuramente quello di Tor, la torre megalitica costruita in blocchi di pietra che superano un altezza di 2 m, fondata su un precedente castelliere illirico. Situato a sud-est di Jelsa, a 230 m di altitudine, nel quarto millennio a.C. , era stata osservazione dei Greci, che, grazie alla sua posizione dominante, controllava lʼintero canale di Makarska, fino allʼingresso nel porto di Stari Grad.
CITTAʼ – FORTEZZA DI GALEŠNIK, i resti della città medievale
Sopra Jelsa, a 210 m sul livello del mare, leggermente ad est della bastione greco-illirico di Tor , si trovano i resti della citta – fortezza medievale di Galešnik.Una citta larga 20 m, rivestita da parete di muri lunga 80 m, era costruita sulle fondamenta della costruzione illirica, e rinnovata nel periodo della dominazione romana. Nel Medioevo, la fortezza fu il rifugio di famiglia nobile di Galeši-Slavogosta, che si ribellarono contro il dominio veneziano, ma alla fine i veneziani conquistarono la città e la distrugono. Per arrivare a questa interessante localitaʼ storica, che offre una spettacolare vista su Jelsa e i villaggi limitrofi, isola di Brač e la riviera di Makarska, si puo prendere una passeggiata da Jelsa attraverso la strada pittoresca che passa tra campi ed uliveti, e finisce con la vecchia strada romana lastricata, che finalmente porta alla cittaʼ-fortezza.
Storia e cultura in Vrboska
CHIESA DI SAN LORENZO
La chiesa fu costruita nel 15 ° secolo e ricostruita nel 17 ° secolo, e tra le sue antiche mura conservati molti dipinti di valore: "Nostra Signora del Rosario" del 16 secolo, opera di artista veneziano Jacopo Bassano, “San Antonio Padovano”, “Notte di Natale” e “Lʼadorazione de re”, lavori di Celestin Medović, e crocifisso dʼargento del 17 secolo, lavoro di Tiziano Aspetti. La chiesa è aperta ai visitatori durante la stagione turistica, dalle 10-12 e 18-19 ore al pomeriggio; fuori stagione, eʼ necessario prima annunciarsi chiamando lʼufficio parocchiale al numero telefonico 021 774 095.
CHIESA-FORTEZZA DI SANTA MARIA
Uno dei monumenti più importanti dell ʼisola è sicuramente la chiesa-fortezza di Santa Maria, costruita nel 1571, dopo lʼattacco turco, sul luogo della vecchia chiesa del 1465. La Chiesa ha la forma di una fortezza con lʼosservazione e lacune, mentre dalla sua cima si estende una splendida vista panoramica sui villaggi ed i campi. La chiesa conserva anche pregevoli opere di Stefano Celesti ("Nostra Signora del Monte Carmelo"), Antonio Sciuri ("La Nascita di Maria"), Giuseppe Alabardi ("Resurrezione" e "La Deposizione"), Marko Rašica ("Nostra Signora del Monte Carmelo") e Celestin Medović (“Regalo dei saggi”). La chiesa è aperta ai visitatori durante la stagione turistica, dalle 10-12 e 18-19 ore al pomeriggio; fuori stagione, eʼ necessario prima annunciarsi chiamando lʼufficio parocchiale al numero telefonico 021 774 095.
CHIESA DI SAN PIETRO
Allʼingresso del porto di Vrboska, eʼ situata la chiesa di San Pietro, una delle più antiche chiese dellʼisola. Giaʼ nel 1331, eʼ citata come punto di confine tra le aree marittime di allora Pitve e Vrbanj, mentre non vi era ancora neʼ Jelsa, neʼ Vrboska. La statua di San Pietro, provenuta da questa chiesa, eʼ lʼopera di Niccoloʼ Fiorentino, ed è ora conservata nella Chiesa di San Lorenzo in Vrboska.
Museo dei Pescatori
Il museo eʼ stato aperto nel 1972., e conserva i numerosi atrezzi da pesca e altri accessori. Tra i reperti di maggior interesse, vi è un dispositivo chiamato svićalo, sul quale si accendeva la fiaccola di pino, ed attraeva la pesce con la sua luce. Ci sono anche lampade a petrolio, che si immergevano sotto la superfice di mare, vecchi timoni, ganci e strumenti di bottai. Il Museo conserva una raccolta di granchi, pesci e molluschi ripieni, e anche le anfore del periodo romano. Per i visitatori, nella stagione turistica, il museo eʼ aperto dalle ore 9-12 e 19-22 ore al pomeriggio.
Galleria Mir
La galleria Mir eʼ stata fondata, quando i proprietari della casa gotico-rinascimentale del 1573, dopo la ricostruzione e il rinnovo della stessa, hanno deciso di aprirla al pubblico. In questa galleria spesso si organizzano delle mostre, e finora, con i suoi lavori, hanno partecipato gli artisti come il fotografo Jasenko Rasol, e pittrici Paulina Jazvić, Ana Kolega e altri. Eʼ importante notare che nello spazio della galleria, si possono gustare i sapori di succhi e marmellate, preparate secondo le ricette tradizionali, da erbe autoctone e selvatice, come la salvia, menta, finocchio, sorbo, corbezzolo ecc.